Ci sono alcuni pezzi di attrezzatura che ci permettono di stare in maggior sicurezza, vediamo cosa … e i pesci che attrezzatura usano per stare più sicuri in ambiente acquatico?

Un mago ad assicurarsi la propria sicurezza e quella della propria famiglia è il PESCE PAGLIACCIO (Amphiprion Ocellaris) che oltre ad essere molto decisamente combattivo, anche perché in caso fosse in una situazione di pericolo sa che più nascondersi senza venir seguito dal predatore, grazie alla sua stretta amicizia con l’urticante anemone: decisamente un modo molto saggio di proteggersi!

Vive normalmente entro i 6 m di profondità con una temperatura dell’acqua intorno ai 25-28°C, anche se non è infrequente trovarlo a profondità maggiori ma entro i 12 m.

Si tratta di un pesce la cui caratteristica principale è la colorazione molto vivace infatti il suo corpo è di colore aranciato con tre bande bianche delimitate da strisce nere più o meno evidenti: questa livrea è uno straordinario fenomeno di mimetismo che gli permette di confondersi con i coralli per sfuggire ai suoi numerosi predatori.

Ha il corpo ricoperto di squame rivestite di uno spesso strato di muco che gli permette di vivere senza problemi tra i tentacoli dell’anemone di mare. Non è un pesce che raggiunge grandi dimensioni infatti non supera i 110 mm di lunghezza e presenta dimorfismo sessuale in quanto la femmina è sempre più grande del maschio. Il pesce pagliaccio ha uno stile di vita in stretto rapporto con l’anemone di mare che lo ospita. E’ un pesce che ha numerosi nemici pertanto non si allontana mai dall’anemone in quanto sono pochissimi i predatori che osano avventurarsi tra i suoi tentacoli mortali.

L’anemone di mare infatti quando tocca una preda con i suoi tentacoli infilza dei dardi avvelenati che la stordiscono o la uccidono ma in ogni caso la conclusione è sempre la stessa: l’anemone alla fine ingerisce la preda. Il pesce pagliaccio non nasce con questo spesso strato di muco ma inizia a secernerlo solo dopo il primo contatto con l’anemone.

A tal proposito esistono diverse teorie: c’è chi sostiene che si tratti di un processo comportamentale da parte del pesce pagliaccio che fa si che una volta individuato l’anemone che dovrà ospitarlo per il resto della sua vita, sviluppi nei suoi confronti questa immunità secernendo uno strato mucoso; altri sostengono che si tratti invece di un semplice processo biochimico dovuto alle prime punture che l’anemone fa al pesce pagliaccio in conseguenza delle quali inizia a secernere il muco.

Sono animali che formano delle coppie stabili, per la vita. Sono pesci che a seconda delle necessità possono cambiare sesso infatti molti pesci pagliaccio nascono maschio e poi diventano femmine.

Nella vita dei pesci pagliaccio esiste una stretta gerarchia dove i pesci di dimensioni più grandi relegano quelli più piccoli in nicchie, riducendo anche sensibilmente lo spazio a loro concesso per nutrirsi.

E’ un animale oviparo: quando arriva il momento della riproduzione la femmina inizia a nuotare lentamente sopra il luogo prescelto per la ovideposizione che è in genere un affranto di roccia o una conchiglia vicino alla base dell’anemone che lo ospita e depone da 200 a 400 uova di colore arancione e di forma ovale che attacca al supporto con un filamento. Su di esse passa poi il maschio che le feconda con il suo sperma.

Gli studiosi parlano di una vera e propria simbiosi tra i due animali: il pesce pagliaccio ossigena le parti interne dell’anemone con il suo movimento e lo ripulisce dagli scarti di cibo e dalle impurità ed allo stesso tempo, essendo una specie molto territoriale, impedisce alle specie predatrici dell’anemone di avvicinarsi; viceversa l’attinia offre un sicuro rifugio e protezione a questo piccolo pesce.